Base Riciclata a Freddo: sai di che si tratta?

La manutenzione delle pavimentazioni stradali prevede la rimozione del vecchio manto stradale, il riciclo del fresato comporta enormi tagli agli oneri economici e di gestione dell’intervento stesso.

Il fresato ottenuto dalla fresatura delle pavimentazioni ammalorate può essere impiegato nelle miscele dei diversi strati della pavimentazione mediante il riciclaggio a freddo, uno di questi è lo strato di base.

Base Riciclata a Freddo: da cosa è costituita

La base riciclata a freddo è costituita da il fresato di conglomerato bituminoso proveniente dalla pavimentazione asportata per almeno il 70%, eventuali inerti da non utilizzare per più del 30% da cemento o da emulsione bituminosa di bitume modificato. Questo potrà essere realizzato in un impianto fisso o mobile.

Lo strato di base viene eseguito in riciclato a freddo con emulsione di bitume modificato e cemento come nuova costruzione o come riciclo dello strato preesistente. E’ costituito da fresatura di conglomerato bituminoso per almeno il 70% e da eventuali inerti vergini da usarsi come correzione granulometrica per non più del 30%, da cemento e da emulsione bituminosa di bitume modificato, è realizzato in impianto (fisso o mobile) mediante idonee attrezzature che consentano di impastarlo, stenderlo, livellarlo e compattarlo adeguatamente. Il conglomerato bituminoso fresato può provenire dalla sua primitiva posizione o da cumuli preesistenti. Gli spessori compattati non potranno superare i 35 cm e dovranno essere posati su sottofondo di caratteristiche adeguate.

Di seguito il dettaglio dei componenti dello strato di base:

  • Legante, che dovrà essere composto dal bitume del conglomerato riciclato integrato con emulsione bituminosa. L’emulsione dovrà essere un’emulsione cationica a rottura lenta sovrastabilizzata secondo quanto previsto dalla UNI EN 13808:2013. Deve resistere alla rottura dopo l’impasto con cemento.
  • Fresato (UNI EN 13108-8): Per fresato intendiamo il conglomerato presente nella demolizione tramite fresatrici. La percentuale di conglomerato (che dovrà essere almeno pari al 70%) dovrà essere dichiarata alla Direzione Lavori prima dell’inizio dell’intervento. Questo può essere “fresato” cioè derivante direttamente dalla fresatura in cantiere, o “granulato d’asfalto” cioè fresato recuperato e trattato proveniente da impianti esterni (Decreto End of Waste).
  • Inerti di integrazione: Se la composizione del fresato non dovesse consentire di realizzare la curva di progetto la miscela dovrà essere integrata con aggregati grossi, nuovi e fini ricavati dalla lavorazione di rocce, aggregati naturali tondeggianti, aggregati naturali a spigoli vivi.
  • Cemento: È un legante che favorisce il processo di disidratazione per regolare i tempi di rottura dell’emulsione
  • Acqua: Dev’essere utilizzata acqua priva di sostanze organiche o altre sostanze nocive.

Puoi trovare più informazioni sui benefici dell’utilizzo della base riciclata a freddo nei nostri articoli precedenti, vai alla nostra sezione blog e scopri di più.

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