Come avrete capito dai nostri precedenti articoli gli asfalti non sono tutti uguali, è possibile sceglierne diverse tipi in base alle richieste della Committenza e al tipo di intervento che si andrà ad eseguire.

L’asfalto ecologico, anche noto come “ecobase” è il tipo di asfalto ottenuto dal fresato riciclato in sito. Il manto stradale pre esistente, in questo caso, viene riutilizzato dopo essere sottoposto a un processo certificato e a marcatura CE. L’ecobase viene mescolata con emulsione di bitume e cemento al momento della stesa, o sabbia e leganti alternativi.

La pavimentazione stradale realizzata con questa modalità è il 30-50% più spessa rispetto a quelle realizzate tradizionalmente, si calcola infatti che su una tonnellata di asfalto vergine a caldo si riesce a risparmiare circa 670 kg di asfalto vergine.

Cosa comporta in termini di sostenibilità ambientale l’utilizzo di asfalto ecologico?

Nella creazione dell’ecobase si evitano consumi di gas e elettricità che il processo a caldo richiedono e riduce del 100% l’utilizzo di inerti naturali.

Dal punto di vista tecnico l’ecobase garantisce inoltre resistenza meccanica alle azioni verticali, capacità di suddividere i carichi sugli strati sottostanti e ottima flessibilità.

La scelta della tecnica del riciclaggio a freddo con ecobase sostiene i principi della green economy, questo è un aspetto che la Committenza e le Amministrazioni stanno prendendo sempre più a cuore.

In sintesi, infatti, i vantaggi dell’utilizzo dell’ecobase sono:

  • Economici – L’utilizzo di fresato abbatte i costi di produzione dell’asfalto vergine;
  • Ambientali – Il fresato è un materiale riciclato, inoltre la tecnica di riciclaggio a freddo;
  • Tecnici – La pavimentazione realizzata con ecobase è resistente e flessibile, inoltre ha spessore maggiore rispetto a quella realizzata con asfalti tradizionali.

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